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Acquario, r(i)evoluzione radicale.

Aggiornamento: 29 lug



Nel titolo che vorrebbe definire l’archetipo dell’Acquario c’è qualcosa che richiama la compresenza di energie molto diverse tra loro, non propriamente ossimoriche, quanto rappresentanti di un insieme del tutto originale, miscela extra-ordinaria, risultato di ciò che vuole trascendere il conosciuto, per superarlo. Rivoluzione, evoluzione e radicale, sono parole che richiamano gli ingredienti planetari dell’undicesimo segno dello zodiaco, le qualità sono quelle del cambiamento urgente e folgorante (Rivoluzione - Urano), quelle più graduali della trasformazione evolutiva (Evoluzione o metamorfosi - Nettuno) e quelle rigide e senza sfumature (Radicalità- Saturno).

Non c’è da stupirsi del fatto che questo archetipo sia l’ultimo prima della dissoluzione, della perdita, del ritorno all’infinito cosmico, rappresentato dai Pesci.


L’Acquario rimane (almeno per me) uno dei segni più misteriosi e inafferrabili dello zodiaco. E forse è perché è proprio della sua natura profonda, l’impulso a combinare cose che non starebbero insieme, se non grazie ad un salto EVOLUTIVO di proporzioni quantiche che richiede, per essere attuato, un livello di consapevolezza molto, molto alto. Il passaggio zodiacale è quello che, dall’alto della cima raggiunta faticosamente dal lavoro a testa bassa del Capricorno, conduce alla visione ampia del tutto!


La visione acquariana è chiara, fredda e distaccata, comprende le leggi universali che regolano il mondo, e desidera che tutti possano accedervi. Da queste altezze e da questa prospettiva d’insieme nascono le sue idee geniali, progressiste e trasformative, perché è come se potesse cogliere perfettamente tutti i collegamenti tra le cose, che dal livello della realtà terrena non sono altrettanto visibili. E’ come poter andare sullo space shuttle e, dalla distanza siderale, cogliere la piccolezza delle singolarità, delle faccende personali, egoriferite, divenute trascurabili ed insignificanti di fronte alla spinta dell’Universale, percepito come Uno. La grande rete che tutto collega è la rivelazione della goccia che partecipa all’immensità dell’oceano e che non potrebbe esistere se non connessa alla totalità del fenomeno. Assimilato al mito di Prometeo, l’Acquario è spinto dal desiderio di donare il sacro fuoco divino agli uomini e, se da un lato questo rappresenta il lato luminoso dell’archetipo, dall’altro può rivelarsi come espressione della hybris (tracotanza), nel momento in cui vengono sfidate le leggi degli Dèi e gli uomini, incapaci di gestire un tale potere, rischiano di cadere in derive totalitarie.


Così è accaduto per la più acquariana delle rivoluzioni, che spinta dai nobilissimi ideali di fratellanza, eguaglianza e libertà, è finita nel terrore dispotico e infine con la restaurazione del potere accentrato di stampo leonino. Il romanzo 1984 di George Orwell rappresenta un esempio della deriva saturnina dell’utopia acquariana nel momento in cui l’ideale prende il sopravvento sul reale e l’amore genuino per il benessere di tutti viene sostituito da un rigido fanatismo intellettuale. L’Acquario rimane comunque il segno più ‘libero’ dello zodiaco perché rifugge ogni tipo di categoria, definizione, regola pre confezionata. Il bisogno di non essere classificabile è profondamente radicato così come la necessità costante di una ‘porta aperta’ che conceda l’autonomia, il divenire, la trasformazione, l’evoluzione, il cambiamento… più di ogni altro, questo archetipo vive nel presente, nella contemporaneità, intesa sia come ‘qui ed ora’ ma anche come tensione verso ciò che è innovativo e mira al futuro.

La creatività acquariana è un mix di visione, capacità tecnica/tecnologica, intellettuale e quindi di possibilità di realizzare concretamente l’utopia. Per creare, l’acquario mette a frutto la sua attitudine alla comunicazione, che attiene alla consapevolezza che ogni cosa è connessa a tutte le altre, quindi, muovendo un elemento, automaticamente si muove tutta la rete e questo risuona in analogia anche con l’iper velocità con cui si muovono le sue sinapsi. Il concetto di rete non è solo astratto perché l’Acquario crede profondamente nella collaborazione tra individui. L’amicizia, il valore del gruppo, dell’associazionismo sono qualità del segno: “l’Acquario, autonomo e indipendente, in realtà, ha bisogno degli altri (...) La socialità diventa strada naturale ma necessaria per sopravvivere, contrapponendosi alla prepotenza di uno solo (Leone) che grazie alla forza si era autonominato re, monarca, leader”. (Marco Pesatori)

Le relazioni sociali, fondamentali per tutti i segni d’aria, sono per l’Acquario condizione primaria di espressione, pur rimanendo nell’ambito di libertà, apertura mentale, leggerezza, del ‘vivi e lascia vivere’.

Nessun obbligo, nessuna costrizione, nessuna presa di posizione fissa, la condizione ideale è quella del vento, c’è, si sente, ma non si lascia catturare. Un’altra chiave importante per questo archetipo è la parola originalità, poiché nonostante le idee di uguaglianza, l’Acquario è spesso ‘diverso’, contro corrente, eccentrico, stravagante, svincolato dal pensiero comune. Questo anti-conformismo, connaturato nel segno, potrebbe anche rappresentare la sua ambivalenza: il rifiuto di tutto ciò che è espressione dell’ego individuale (Leone) convive, in realtà, con un profondo senso della diversità, che può manifestarsi in una sorta di solitudine nella moltitudine.





CONTATTA L'ACQUARIO CHE E' IN TE.

Quando sperimenti, innovi, ti avventuri in strade mai provate prima, quando metti a frutto ingegno e capacità visionaria, per realizzare qualcosa di utile ed importante per la collettività. Quando ti spendi in cause sociali rivoluzionarie, impegnandoti in prima linea e collaborando col gruppo, in squadra, in associazioni di persone con cui condividi degli ideali, quando ti permetti di essere libero, nomade, aperto al cambiamento e ti concedi di essere unico e originale, stai attingendo alle qualità dell’ Acquario.




Noti Acquario rappresentano le caratteristiche del segno. La genialità innata, data dalla capacità di vedere ‘oltre’ le possibilità umane e dalla velocità di creare connessioni inedite, conferiscono all’Acquario la figura del precursore e dell’anticonformista. Senso di libertà, nomadismo intellettuale e desiderio di trasformare ne fanno spesso uno dei motori delle più grandi rivoluzioni. Tecnica, visione e capacità realizzativa creano teorie innovative e nuovi mondi. L’Acquario, ribelle, osa dove altri non arrivano …


AL DI LA' DELL'ACQUARIO C'E' ... IL LEONE!


Quando dico Acquario devo sapere che sto parlando anche dell’archetipo opposto, ovvero del Leone. Ogni segno si definisce anche in relazione a ‘ciò che non è’!

Quindi che cosa è Acquario? Sicuramente tutto ciò che non è’ Leone e viceversa!

Accade che il segno opposto possa diventare il ‘rifugio’ nel quale trovare l’equilibrio, oppure venga vissuto come ‘scomodo’ proprio perchè è ciò che dobbiamo imparare ad integrare.

In opposizione al concetto della rete acquariana che mette tutti sullo stesso livello, il Leone risponde alla chiamata individuale dell’eroe. Caldo, emozionante, potente, il ruggito del Leone emerge al di sopra di tutti e diventa la voce carismatica del leader. L’Acquario reagisce all’espressione accentratrice leonina con il desiderio di equità, libertà e distanza dall’ego. Entrambi i segni sperimentano tuttavia una comune fissità delle loro posizioni, mai come in questa relazione di segni opposti, l’integrazione può arricchire ed equilibrare l’espressione dell'essere umano.


Clicca qui sotto e approfondisci il segno opposto e complementare dell'Acquario.





Testo di Laura Giudici In corsivo e tra virgolette citazioni da Segni di Marco Pesatori.

Crediti immagini in ordine di apparizione

  • Abd al-Rahman al-Sufi. Liber Locis Stellarum Fixarum

  • Fractal art - fonte Pixabay

  • Collage by Mariano Peccinetti

  • Dieter G - fonte Pixabay

  • HGD Designs - fonte Pixabay

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