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"L'astrologia è una lingua. Se conosci questa lingua, il cielo ti parla". (Dane Rudhyar)

Aggiornamento: 15 set 2022

Mi è sempre venuto facile imparare le lingue straniere. Questa attrazione esplorativa nei confronti dell'estero, di tutto ciò che è lontano e diverso, appartiene all'archetipo del Sagittario e della cosignificante IX casa. In effetti, nella prima parte della mia esistenza, studiando Lingue e Letterature Straniere (ho Mercurio congiunto a Plutone in IX casa quindi la vocazione alla comunicazione con 'lo straniero') ho dato briglia sciolta al galoppo dell'ascendente Sagittario, viaggiando spesso e volentieri, fino a finire, invitata ad un matrimonio, in Nuova Zelanda!


Il fascino delle lingue lo subisco anche da un punto di vista diciamo 'artistico' (Mercurio in IX casa si trova in Bilancia) poichè, per me, imparare una lingua è come imparare a cantare, ho sempre mal sopportato la sembianza matematica della grammatica, mi veniva più facile andare 'ad orecchio' (il mio Mercurio in IX in Bilancia è trigono alla Luna in Gemelli), la lingua per me deve 'suonare' giusta e parlare una lingua straniera ha il gusto del il riprodurre un suono, articolandolo correttamente. Parlare un'altra lingua permette anche di esplorare diverse versioni di sè... parlare francese o inglese o tedesco (quando lo parlavo) non è la stessa cosa, ogni lingua ti fa entrare in contatto diretto con l'anima di quella cultura, con la struttura e le parole che sono materializzazione del pensiero, con le inflessioni, il tono, che sono le sfumature musicali di quel significato. Cambiare lingua è come mettersi un vestito diverso, assumere un'identità diversa. Avete mai provato, quando, con la raucedine, la voce si abbassa e si modifica a tal punto fino a darvi l'impressione di essere un'altra persona?


Questa passione per le lingue e il linguaggio si traduce nella meraviglia del poter comunicare con persone che altrimenti sarebbero inaccessibili e comprendere mondi diversi, o diverse sfaccettature dello stesso Universo.


L'amore 'sagittariano' per l'Altro da sè e il Lontano diventa anche una tensione a 360° verso la Conoscenza. Gli studi superiori sono 'Sagittario' con questi si intendono ad esempio la Filosofia, la Medicina, le Arti, le Religioni e certamente anche l'Astrologia, che nell'antichità era (lo è ancora oggi soprattutto nei paesi anglosassoni) materia universitaria.

Al centro: Très riches heures du Duc de Berry, miniatura dell’Uomo Anatomico con la fascia dei segni zodiacali (1412 circa – 1416)


Che cos'è l'Astrologia? Sono tante le definizioni illuminanti, ma questa frase di Dane Rudhyar mi colpisce particolarmente per la sua essenzialità, la sua potenza e l'attinenza alla questione della comunicazione. "L'Astrologia è una lingua. Se conosci questa lingua, il cielo ti parla".

La parola stessa è composta da Astro dal latino astrum e dal greco aster ovvero stella

e da lògos che, nel pensiero greco, indica la 'parola' articolata nel discorso e quindi anche il 'pensiero' espresso con la parola. L'Astrologia dà accesso ad un codice, ad una lingua che, fin da tempi antichi, decifra le corrispondenze tra il Macrocosmo (il Cielo) e il Microcosmo (la Terra, l'Uomo). Questo lògos nasce dall'osservazione di ciò in cui l'Uomo è immerso, prima di tutto dal mistero del Cielo che 'si muove' sopra la sua testa.


L'Astrologia parla la lingua dei simboli, articolando parole composte dai segni zodiacali che a loro volta attingono dall'alfabeto delle simbologie planetarie. Così, se ad esempio dico Sagittario, parlo di un accordo tra Nettuno, Giove e X, dove il primo indica la visione ad ampio raggio dell'ideale nettuniano, il secondo la capacità espansiva e fiduciosa gioviana, mentre X è il principio femminile di accoglienza, simbolo della natura e delle foreste.

Il segno opposto e complementare Gemelli, è invece la risultante delle energie di Y, Mercurio e Plutone. dove Y (sempre opposto a Nettuno) è il principio maschile che seleziona e discrimina, Mercurio (sempre opposto a Giove) è la capacità mentale, cognitiva e comunicativa caratteristica il segno, mentre Plutone (sempre opposto ad X) rappresenta la pulsione adolescenziale, la capacità trasformista e la parte profonda e sotterranea dell'archetipo. In un infinito dialogo tra opposti e complementari, il linguaggio astrologico scompone la realtà in infiniti risvolti, per ricomporla e sintetizzarla in un uno, chiamato Cosmo.


E quel Cosmo 'fuori' è lo specchio del complesso universo che è l'Essere Umano, espresso dalla meravigliosa immagine, tra le mie preferite, tratta dal libro di miniature dei fratelli Limbourg, Les Très Riches Heures du Duc de Berry, dove, racchiuso nell'eclittica, è rappresentato il corpo umano con i 12 segni zodiacali, posizionati ognuno sulle parti corrispondenti. Questa raffinata miniatura racconta, in un colpo d'occhio, ciò che l'Astrologia cerca di portare alla luce della Coscienza e della Conoscenza: ovvero che le 12 energie cosmiche zodiacali altro non sono che 'componenti' della Vita, per come la conosciamo su questo pianeta. Tutto ciò che osserviamo nel Cielo, cor- risponde ad una parte di noi che possiamo conoscere, accogliere, far vivere, solo se siamo consapevoli essere una parte del Tutto.

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