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Novilunio in Gemelli | 06.06.24


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Novilunio nel segno dei gemelli 6 giugno 2024

Ammetto, per la prima volta ero a tanto così dal glissare su questa Luna nuova in Gemelli … giorni faticosi e non di splendido umore! Pensavo al fatto che la mia prima luna, postata sui social, era proprio un Novilunio in Gemelli …interessante, ho pensato… e se, a questo giro, invece, tacessi? Silenzio, riposo, ozio, non avere nulla da dire, non avere nulla da fare… non ‘dovere’ dire o fare proprio un bel niente… come risuona? 


Stare con il ritmo della Luna, lo dirò all’infinito, richiede che tu (astrologa oppure no) bussi alla porta del tuo SENTIRE, che entri nella tua stanza notturna, quella intima che è sogno/sonno, passività, ricettività, oblio o memoria, poesia e musica, indicibile, nella necessità di riposo e di ascolto… 


Detto con un carico di pianeti (ben 5!) nel segno dei social media, dell’indigestione di informazioni, della comunicazione nervosa, veloce, sincopata, quella dei centomila input al secondo, del scrollo, scrollo, scrollo fa anche sorridere no? Ma il sorriso e l’ironia sono una delle migliori risorse dei Gemelli e, non dimentichiamoci, in realtà lo è anche L’ASCOLTO. 

Accanto al movimento centrifugo che spinge a comunicare, rivelare ad esporsi per dire finalmente la propria sulle sempre più evidenti faccende di manipolazione plutonica dell’ultimo quadriennio (Plutone trigono alla congiunzione di Mercurio e Giove innesca un’esplosione di parola ma anche di desiderio di verità), il freno di Saturno dai Pesci richiede invece serietà, concentrazione, sforzo, fatica e un saggio e calibrato controllo sulla dispersività adolescenziale gemellina. 


Un Cielo che farebbe pensare ad una spinta estrema sull’ iper connessione, l’iper velocità, l’iper movimento, tanto è il lavorio mentale, visivo, nervoso, tante sono le sollecitazioni da schermo, davanti al quale molti di noi sono quotidianamente agganciati. 

E invece… l’ascendente Bilancia (ovviamente secondo la domificazione locale) invoca l’equilibrio, l’integrazione delle contrarietà, il fare i conti con la verità del corpo, soprattutto quando il poverino urla per farsi ascoltare o per comunicarci ciò che la mente non vuole nemmeno considerare.


Penso alla mia stanchezza di questi giorni, ai mal di testa, alle infiammazioni che si sono scatenate per mandarmi allarmi rossi su un RITMO senza pause, su aspettative sempre troppo esigenti e sulla troppa ansia di quando i risultati non arrivano, non come avresti pensato o sperato, vista l’enorme quantità di energia impiegata…

Penso allora al cazimi di Venere e Sole del 4 giugno (in gergo tecnico, la congiunzione di Venere ha raggiunto il CUORE DEL SOLE) e immagino lei, la Dea alchemica, Afrodite, invitarci ad imitare la sua auto-centratura, a scendere dal mentale, ad entrare nel CUORE DELLA VITA CREATIVA.


Dalle magnifche ed illuminanti parole di Jean Shinoda Bolen:  


“Afrodite era una presenza che incuteva reverenza, perché provocava nei mortali e nelle divinità l’innamoramento e il concepimento di una nuova vita.


Per lei i rapporti sono importanti, ma non rappresentano impegni a lungo termine. Afrodite cerca di consumare i rapporti e di generare nuova vita … si può esprimere nel rapporto fisico o in un processo creativo. Afrodite ha la capacità di concentrarsi su quanto per lei è significativo a livello personale; ed è impossibile distoglierla dal suo obiettivo che è soggettivo e non valutabile in termini di conseguimento o di riconoscimento.


Ciò che Afrodite genera è il desiderio di conoscere e di essere conosciuti che, se porta all’intimità fisica, può dare luogo alla fecondazione e a una vita nuova. Se l’unione è anche unione di mente, di cuore, o di spirito, accade la crescita di qualcosa di nuovo nella sfera psicologica emotiva o spirituale… ogni volta che ha luogo una crescita, che viene coltivata una visione, incoraggiata una scintilla di creatività, sviluppate delle risorse, come può accadere nelle relazioni …. Afrodite è presente…” (da Le dee dentro la donna di J. S. Bolen). 


Ecco! Mi sento già più leggera … e affiora alla mente una musica … via via … vieni via di qui, niente più ti lega a questi luoghi, neanche questo tempo grigio...


Buon Novilunio 

Laura



Ascolta l'articolo letto da me qui.




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