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A settembre molti sono ri-immersi nel tempo scandito degli impegni 9.00-18.00, lavoro, mezzi, scuola, palestra … altri, anche se più distanti dalla frenesia cittadina, ne subiscono
comunque il riverbero e tutti ora siamo in risonanza con l’archetipo del FARE, un fare che per certi versi è indotto, simile al movimento mosso dall’ingranaggio.
Il Novilunio di venerdì 15 settembre alle ore 3.40 del mattino semina, in modalità Vergine un’unione molto proficua tra Sole- principio attivo e Luna - principio ricettivo.
E se parliamo il linguaggio della Vergine il termine proficuo (pro facere) traduce una vocazione all’ottenimento di un risultato, espressa dal vivere semplice, quotidiano, idealmente sano, grazie al ritmo, cadenzato, regolare, abitudinario, ma è anche un vivere che a volte può sembrare poco rilevante, poiché ci appare spesso così uguale a sé stesso, senza colpi di scena, senza particolari brividi… tanto che lo chiamiamo il solito tran tran solitamente pronunciamo questa espressione con annoiata indifferenza, ma, a ben vedere, il solito tran tran può essere visto come il RITUALE che dà forma, un pezzettino alla volta, all'impalcatura della nostra intera esistenza! Come possono cambiare le cose se osservate da un altro punto di vista...
Fare, costruire, calibrare, conservare, ordinare, analizzare, progettare … sono tutti verbi che hanno a che ‘fare’, appunto, con il trigono di terra attivo già da qualche tempo nel Cielo. Il trigono è una relazione planetaria molto fluida che spinge ora verso questa possibilità d’azione concreta e realizzativa, è come fossimo in un intervallo di equilibrio tra forze stabili che permettono di riallineare le tre funzioni simboliche rappresentate dai pianeti più lenti ed invisibili del nostro sistema solare: Plutone, Nettuno, Urano.
Prendo in prestito l’interpretazione di Marco Pesatori (ben raccontata nel suo libro Urano e la cerimonia del té) che partendo dal più lontano, Plutone, ci porta alla sequenza che segue… 1) Plutone ovvero la materia grezza, è l’io desiderante, il Sè in potenza, ciò che ognuno di noi in modo immediato, istintivo, semplicemente E', la nostra pura energia. 2) Nettuno ovvero la visione, cioè l’immagine che ho di me, il progetto, la direzione verso la quale indirizzo il mio bagaglio plutonico. 3) Urano ovvero la realizzazione, l’AZIONE MANIFESTA, il cosa faccio e come agisco in accordo con il mio potenziale e il mio progetto di vita, portandolo a compimento.
Le tre funzioni dovrebbero sempre essere in circolo ed in relazione tra di loro, attive, vitali e coordinate come le palline di un giocoliere, che, se ne lascio andare una … il gioco si ferma.
Questa ultima parte dell’anno può essere ancora molto preziosa affinché ognuno possa verificare questo tipo di riallineamento interno e osservare dove c’è ancora squilibrio, dove l'energia si inceppa e ferma tutto.
Ad esempio può accadere di riconoscersi in una di queste situazioni:
“Vorrei realizzarmi, ma non so bene chi sono e che cosa voglio fare”
oppure “Faccio, faccio, faccio, ma non so perché lo faccio e non sono mai soddisfatto”
infine “Ho un sogno bellissimo che però non ha le gambe per stare in piedi”
Ecco in questo Cielo di Novilunio abbiamo l’occasione di confrontarci con Nettuno, per trovare una nuova visione di noi, la direzione che ispira davvero il nostro essere qui, oppure interrogarci sulla possibile illusione, sulla falsa visione di me che magari fatico a lasciar dissolvere nonostante non risponda più alle mia Essenza al bisogno della mia Anima!
In vista dell’Equinozio d’Autunno, terzo cardine dell’anno solare, tempo della Bilancia (o di bilanci di questi 3 anni?) possiamo manifestare l’azione in accordo con la scelta con cui riconosciamo il nostro vero valore (Venere in Leone in 1a casa al sestile di Marte in Bilancia).
Ed ecco le domande che possono illuminare il sentiero autunnale:
Che cosa manifesta la mia azione?
Chi fa l’azione e per che cosa? E’ il IO AUTENTICO che osa fare ciò in cui crede, oppure agisco per COMPIACERE la mia immagine pubblica? (Giove retrogrado andrà ad incontrare l’opposizione esatta al Sole e così farà Urano).
Quando i 3 pianeti lenti sono nella collaborazione fluida (è iniziato a succedere in questa seconda parte del 2023 per ricaccadere in modo più esatto e da segni zodiacali diversi a partire dal 2025) l’azione uraniana può cambiare completamente sapore, diventando Kairòs l'azione o la non azione più opportuna da fare nel qui ed ora.
Da Urano e la cerimonia del té:
“Conoscere la natura di Urano è il compito di chi sa che la quotidianità nevrastenica e infelice deve mutarsi in fare alleggerito da più oscuri ed alienati pesi. Finalmente cosciente, libero da schiavitù interne ed esteriori con una pratica che non deve essere più inseguimento paranoide di un delirio, Urano può conquistare una dimensione di azione trasformativa e salutare che diventa dono e socialità autentica, giocata su ritmi, scadenze, movimento che sono agire benefico, concreto, privo di ansia e paure. Proprio come un’autentica cerimonia del tè, che procede da quando il tè viene raccolto sulla roccia esposta a sud, fino all’atto conclusivo, di bere un tè dall’aroma che immerge nella serenità effettiva, facendo svanire magicamente dalla fronte ogni cattiva ruga del falso pensiero”.
Buon Novilunio e buon Equinozio!
Laura
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Crediti immagini in ordine di apparizione
Virgo by Johann Bayer
Pippo Rizzo - Giocoliere 1921
Fonte Pinterest
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