Osservo solo ora il grafico del Plenilunio in Cancro, che si perfeziona nella notte del 27 dicembre alle ore 01.33. Sono stati per me giorni complessi e molto speciali, con un groviglio di emozioni contrastanti, tanti accadimenti che, in soli tre giorni, hanno portato squarci di consapevolezza, difficili da tradurre in parole sensate.
I momenti CRUCIALI sono quegli istanti di vita in cui senti confluire una serie di forze apparentemente opposte, in cui il tempo/vita si svela per quello che è: un insieme compatto e fluido, un attimo coincidente e, allo stesso tempo, uno svolgimento oscuro e insondabile. In questi momenti la croce è l’incontro di tutte le forze, ma solo di quelle che non starebbero insieme, come il sentire contemporaneamente orrore-dolore-amore, e sentire che proprio quell’impossibile coesistenza è la Verità.
I momenti cruciali ci disvelano la realtà: passato e futuro sono fusi in un eterno presente su cui è possibile agire, attraverso la dimensione atemporale delle emozioni…
ma questo accade spesso solo quando siamo spinti dall’intensità della vita, quando questa è talmente forte da non lasciare altra via di scampo, se non buttarti, osare, essere la tua Verità.
Il Plenilunio in Cancro, in questo momento dell’anno, porta inevitabilmente a contatto con ciò che il Natale celebra: la famiglia e con lei una questione ancora più grande ed importante, LA DISCENDENZA.
Ci vorrò riflettere più profondamente, poiché il DISCENDENTE, 7a casa, cosignificante della Bilancia, in astrologia è il luogo delle relazioni mentre la discendenza, il legame di generazione in generazione è associato alla 4a casa, cosignificante del Cancro. E guarda caso il Plenilunio, domificato per Milano, apre con un ascendente BIlancia, mentre la Luna dal grado 4.58 del Cancro si oppone al Sole in Capricorno.
L’archetipo del Cancro, aperto dal Solstizio d’Estate è LA PORTA DEGLI UOMINI, cosa significa? Che è il luogo solare simbolico della GENERAZIONE e della DISCENDENZA. Da quel luogo, dicevano gli antichi, le anime di-scendono sulla terra, si reincarnano, dimenticando le loro vite passate, per attraversare un altro ciclo di Vita… e il Cancro è il segno della memoria, della nostalgia, dell’attaccamento al passato, come se da lì, andando a ritroso, volesse ritornare al ricordo primigenio, al ricordo della FONTE, al nutrimento incommensurabile della GRANDE MADRE.
Cancro ci riporta puntualmente all’ALBERO GENEALOGICO, e con esso anche alla ripetizione di azioni e destini che dai nostri avi, si tramandano fino a noi, da padre/madre in figlio/figlia, nipote… L’asse Cancro-Capricorno ci insegna e ci ricorda, ogni sei mesi, che noi entriamo nel mondo per comprendere che siamo divino incarnato, siamo esseri potenti e siamo chiamati a svegliarci per comprendere che cosa siamo venuti a fare qui!
Nella configurazione celeste di questo Plenilunio, Plutone è in Capricorno (al grado 29.12) proprio nella casa 4a, a dirci che le paure, i traumi più violenti impressi nel dna, hanno radici molto antiche, ma è proprio lì, nel nostro albero genealogico che veniamo alla luce come quell’essere divino, potente, che può trasformare il karma, ovvero l’azione ripetuta di generazione in generazione.
Sulla linea del discendente, luogo del tramonto e del confine dell’orizzonte terrestre, curiosamente, stanno, speculari, Chirone, colui che cerca di guarire negli altri le proprie ferite inguaribili, e il nodo nord, punto astronomico che indica l’unione della missione Solar-lunare, ovvero lo scioglimento evolutivo del proprio IMPOSSIBILE.
Se la ferita di Chirone (in Ariete, casa 6a) lo porta a dissanguarsi nell'azione che aggiusta, al servizio del benessere di tutti a discapito del proprio, come se solo facendo così ci si conquistasse il diritto di esistere, dall’altra parte, poco oltre questa linea di confine, il nodo nord, indica che la direzione dell'attuale impossibile, sta nel riconoscersi quel diritto divino punto, agendo il nostro potere nella relazione, senza annullarci in essa.
Laura
Comments