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lauragiudici0

Plenilunio in Capricorno | 03.07.23



Tornare con la mente indietro, al passato, ai ricordi e alle emozioni che questi suscitano è una delle attività preferite di chi ha forti valori Cancro. Non a caso il Granchio, animale disegnato nel Cielo dalla costellazione che dà il nome all’archetipo zodiacale, sa camminare all’indietro e ci parla del ritorno all’acqua, o del ritorno dell’acqua, della risacca che riporta a riva cose che pensavamo di aver perso o abbandonato al largo, per sempre: antiche abitudini, antiche reazioni, un modo di percepire la realtà…

Rieccoli lì.


L’Acqua è elemento primordiale, ‘casa’ di ogni gestazione, è ambito di silenzio, perché la comunicazione, in assenza d’aria, si fa pressione, densità, interiorità, è percezione muta, diretta, totale, senza filtri, senza possibilità di mentire, è la parola della pancia. Alle 13.39 del 3 luglio la Luna giunge in opposizione alla congiunzione di Sole e Mercurio, dal grado 11.18 del Capricorno.


E’ un asse, un perno che si pianta sulla contraddizione, quello di questo Plenilunio e che si accentua, annodandosi in un doppio capovolgimento, includendo anche i luoghi: la Luna in Capricorno splende dalle profondità della cancrina casa IV, mentre Sole e Mercurio nel Cancro, a cavallo del Medio Cielo, dominano dalle vette solitarie della casa X.


I due archetipi estremi dello Zodiaco (porte dei Solstizi d’estate e d’inverno) la cui integrazione richiede un passaggio all’essere adulti e capaci di responsabilità, senza perdere la fragilità e l’emozione del bambino interiore, hanno in comune molte più cose di quanto si pensi. Entrambi nutrono amore per il silenzio ed entrambi sono ben radicati nell’amore per il passato, o per la tradizione: il Cancro nella memoria della Madre, il Capricorno nell’antica struttura del Padre.


In un Cielo che apre dall’ascendente Bilancia, l’invito è quello di considerare, valutare e soppesare attentamente alcune questioni che riguardano il passato, le radici del nostro essere, per rivedere su quali basi poggia il nostro impianto di valori, per comprendere

cosa non è più utile al processo di rigenerazione, cosa deve passare dal sacrificio dell’Ego o dall’evoluzione dalla ferita che ha messo alla prova (Saturno in Pesci in 5a casa) la FEDE nella nostra infinita capacità ri-creativa.

Qui però la ferita gode della possibilità di riscatto, del premio duraturo di un lungo e duro lavoro, del non essersi risparmiati, dell’essere rimasti, non senza sofferenza, dalla parte del proprio CUORE.


Nel continuo richiamo alla Rivoluzione, spinta da molteplici aspetti planetari, non ultimo il transito di Urano che dal 2018 mina la pace delle certezze taurine (risorse naturali e stabilità economica), il movimento di retrogradazione apparente del grande distruttore, Plutone, loShiva astrologico, negli ultimi gradi del Capricorno, torna ad occuparsi, ancora per i prossimi 5 mesi, dello STATUS QUO ed in questa sua ultima azione demolitrice della vecchia struttura patriarcale, sembra essere benedetto dal potere del dissolutore, Nettuno in Pesci che, agli ultimi gradi del segno, prepara il suo ‘nuovo inizio’ del 2025 quando, dopo 164 anni farà il suo ingresso nel segno di tutti gli inizi: l’Ariete (curiosamente era il 1861 quando Nettuno entrava in Ariete e per l’Italia fu l’anno dell’Unità).

Così, mentre scrivo di capovolgimenti, riflettendo sugli smottamenti rivoluzionari che si producono incessantemente in questi tempi, mi viene in mente la famosa frase del Gattopardo:


“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”


Ecco, questa è davvero una frase da tenere sempre molto presente quando il pianeta del TUTTO (e subito) spinge o tiene (Urano) proprio perché tra i suoi compiti c’è quello di sovvertire LO STATUS QUO.

La Luna in Capricorno porta il sentire all’essenza, chiede maturità, saggezza, serietà, ambizione sì, ma con senso di realtà. Per il Capricorno il TUTTO o NIENTE è troppo simile al capriccio infantile del Cancro, mentre la conquista di Sè passa dalla scelta difficile, dalla potatura attenta, sapiente, ragionata.


Se vogliamo che ciò che non serve più cambi, dice il Capricorno, bisogna avere fiducia dove non abbiamo mai osato porla: nell’esistenza delle nostre più dolorose contraddizioni, nel senso di smarrimento, di smembramento, di solitudine che proviamo ogni volta che si è resa necessaria una morte-rinascita e noi siamo rimasti messi a dura prova dalla mancanza di appigli e di sicurezze.

Lo STATUS QUO non deve per forza essere sovvertito violentemente e, ogni volta che c’è la tentazione di farlo, ricordiamoci la frase di Tomasi di Lampedusa!


Lo Status quo è una base, la storia dalla quale evolvere certamente, ma partendo dall’amore per quella storia che, nel bene e nel male, è radice e da cui siamo stati nutriti un passato che può diventare un futuro diverso SOLO nel momento in cui osiamo TRASFORMARE IL PRESENTE, un passo alla volta.


Buon Plenilunio

Laura



Crediti immagini in ordine di apparizione.

  • Capricorn Taṣwīr ṣuwar al-kawākib

  • The old man ocean by Coalrye

  • Moon Mountain Wallpaper night

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