Versione AUDIO in fondo all'articolo
Ormai mi conoscete, la mia lettura della Luna si permette spesso e volentieri di entrare nella mappa del Cielo con le sue chiavi immaginifiche, la Luna è il nostro intuito profondo, la visione, l’impressione, è arte, delicatezza, poesia, intensa sensibilità, l’irrazionalità.
Il pensiero lunare è abbandono notturno, accesso alla dimensione onirica, un mondo dove i sensi si amplificano, dove non puoi aggrapparti ai parametri del conscio, ma puoi lasciarti portare… non conduci, non controlli, non capisci, proprio perché, nel sogno, non c’è niente da capire, ascolti, senti, ti fidi di ciò che senti.
E più non la capiamo, più non la controlliamo, la Luna, più non la subiamo e più ci disvela il suo tesoro: il contatto puro con la natura delle cose, delle emozioni, delle percezioni e dei loro messaggi segreti.
La Luna è espressione del femminile yin, la forza debole, ovvero la capacità di penetrare con dolcezza tutte le cose, senza sforzo, accogliendo, sostenendo, nutrendo, lasciando vivere e lasciando morire.
Il pensiero lunare riflette e reagisce, si connette, si abbandona al flusso e osa andare là, dove la nostra parte diurna, raziocinante direbbe, che siamo dei fuori di testa, dandoci degli STRALUNATI appunto… ma infatti, non era proprio sulla Luna che l’Orlando furioso andò a recuperarlo, il suo senno? Non è la Luna, simbolica, con il suo lato perennemente nascosto, conosciuto solo al Sole, del nostro più vicino impossibile?
Il Plenilunio si perfeziona al grado 5° del Leone, potente segno maschile, il 25 gennaio alle 18.54. Una Luna (yin) che, riempita e governata dal Sole (yang) nel suo segno d’elezione, sfida, come una calda e luminosa amazzone, il Sole stesso, accompagnato al Dio delle tenebre, Plutone, in opposizione dall’Aquario.
Una tensione alimentata dalla doppia quadratura di Giove in Toro (ovvero Zeus, Dio dell’Olimpo) che porta ad immaginare uno scontro di poteri forti che, tutti posizionati in segni fissi, non cedono, alimentando la reciproca ossessività.
Se introiettiamo la mappa di questo Cielo di Luna piena e diamo a Lei lo scettro della forza ‘debole’ yin che, sul trono leonino, le spetta di diritto, allora è al suo splendore caldo, potente, maestoso,
irrazionale che dobbiamo inchinarci… e possiamo interpretarne il volere che chiama dall’inconscio e chiede di essere riconosciuto: sii folle, dice, vai dove il tuo cuore sente, dove l’irrazionale ti guida, vai al centro di te, fidati e MOSTRATI, non ti curare dei giudizi, del tuo in primis, osserva il tuo impossibile, la tua paura più grande, incontrala e osa prendere il tuo posto nel mondo!
Una Luna piena, da poco sorta nel Cielo, potente nella sua luminosa lotta per l’AFFERMAZIONE DI SE’, è anche il punto focale di una configurazione molto particolare che la collega a Venere in Capricorno e a Saturno nei Pesci. In questa configurazione la Luna è la punta di un triangolo isocele e si assume, neanche a farlo apposta, il ruolo di risolutrice di un conflitto evolutivo, che la autorizza al proprio diritto di splendere, con il permesso di farlo a modo suo!
Rifletto sul nome, quinconce, è il nome della relazione planetaria di questa configurazione, 150°, che ha evidentemente a che fare con il numero 5 ed è rappresentata da una base di 4 punti con il quinto al centro … se lo penso in tridimensione è una piramide.. e arriva immediata l’analogia con la punta di diamante, pietra preziosissima derivata del carbonio, durissima, la più splendente di tutti! Ma certo!
E’ una punta di diamante questa Luna che, forgiata da estreme difficoltà, potrà a propria volta tagliare la pietra, con la forte struttura del cuore.
E poi… il Leone adora i diamanti!
Buon Plenilunio
Laura
(con voce profonda dall'influenza...) Ascolta l'AUDIO QUI
Crediti immagini in ordine di apparizione
Book of Hours, Italy, probably Milan, 1470-1480
Fonte Pinterest
Fonte Pinterest
コメント