Versione audio in fondo all'articolo.
Il Sole è entrato nel primaverile Toro e si relaziona frontalmente con la Luna in Scorpione. È mercoledì 24 aprile e all’1.49 di notte, sono entrambi al grado 4.18.
Il movimento delle mani che cercano, trattengono, scambiano, per possedere, per non perdere, nel bisogno di mantenere intatti i propri averi, tanto cari all’elemento terra (Sole in Toro e ascendente Capricorno) è messo a dura prova da un fondo di inquietudine e dall’intensità emotiva portata dalla Luna piena che, in Scorpione, chiama puntualmente al confronto con la possibilità di PERDERE TUTTO, sprofondando nelle emotività, sotto le proprie piccole faccende quotidiane.
Il Cielo ci pone di fronte a un’irrequietezza distruttiva e ansiogena, che fa sentire impantanati in quei fondi melmosi che avvolgono le caviglie e impediscono il movimento, proprio quando la trasformazione sembrava essere ormai assodata, definitiva. Il passaggio di Urano e Giove congiunti può averci dato la sensazione di aver scavallato l’apice delle montagne russe… provocando ora quell’eccitazione mista a terrore del vuoto, del tipo ‘Aiuto, adesso si fa sul serioooo!’
Ma come dicevo, riflettendo su questo passaggio che può anche espandere le situazioni destabilizzanti, Giove, in realtà, potrebbe davvero essere l’innesco che ci autorizza a manifestare, riconoscendolo, quell’IO IN TRASFORMAZIONE, che ha dovuto ribellarsi, per rifondarsi A MODO SUO.
Con quanta fiducia è possibile continuare ad alimentare questo processo di mutamento?
Plutone in Acquario dal luogo (1a casa) dove il bruco è costretto dolorosamente a diventare farfalla, chiede al nostro cuore di avere il coraggio di trasmutare la fissità.
Toro è il riconoscimento e costruzione delle proprie risorse, del valore che diamo a ciò che abbiamo, ma può anche diventare incapacità di aprire la mano per lasciare andare le zavorre. Scorpione è la rimessa in discussione di tutto, a priori, perché la morte è preferibile alla stasi, ma, allo stesso modo, può andare all’eccesso che spazza via tutto, ancor prima di perderlo o proprio per la paura di perderlo e per mano di un altro! Figuriamoci!
Si sente potente la spinta verso l’ignoto, verso una condivisione di talenti che prenda il posto della competizione alla quali siamo abituati, praticamente, a partire dal dna. Ma condividere passa per forza dal superamento della paura di perdere e di perdersi.
Un bel dilemma…
Un cielo in cui molto spinge nella direzione dell’intensità, del trattenere e il pianeta della leggerezza e della vivacità, Mercurio, sta per terminare il suo viaggio retrogrado nel segno dell’Ariete, movimento che può aver generato rabbie e frustrazioni proprio per l’assenza di leggerezza e di facilità nelle comunicazioni e negli spostamenti.
L’aria di cui parlavo in apertura, è leggerezza, è scambio, è relazione, socievolezza ed è anche la possibilità di potersi esprimere liberamente, senza pesi opprimenti che strozzino le parole in gola. è il respiro di sollievo, di quando lasciamo andare qualcosa, lo cediamo alla terra. Non ci sentiamo immediatamente più lievi?
Ecco pensa a quando ti porti quelle pesantissime e ingombranti buste della spesa grossa, quella delle provviste, dei beni di prima necessità (Toro), pensa a quanto stai bene nell’istante in cui le molli finalmente sul pavimento della cucina? Non ti senti volare in aria per un attimo?
Ecco, forse in mezzo alla gravità di questo Plenilunio possiamo ritagliarci qualche piccolo spazio, qualche piccolo luogo in cui mollare le buste della spesa, anche solo per respirare, per un attimo…
Buon Plenilunio
Laura
Ascolta qui l'articolo letto da me.
Comments