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lauragiudici0

Plenilunio in Toro | 28.10.23


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Quando si tocca il fondo non si può far altro che risalire

Plenilunio in Toro, Eclissi, 28 ottobre, zodiaco, lunario

Un’immagine, un assunto di saggezza popolare, una legge di natura, intrinseca alla natura ciclica delle cose, semplice, essenziale, cristallina, sì ma quanto dura questa discesa, quanto ancora si dovrà resistere nell’immersione in apnea in acque sempre più scure e quando si arriva al benedetto fondo?


Magari si pensava di averlo già toccato e invece no, non era lui, non eravamo davvero arrivati così in basso, c’era ancora un altro ‘piano’ per noi, che non avevamo nemmeno immaginato.


Toccare il fondo è un’espressione compatta e simbolica della dinamica Toro-Scorpione, dialettica semestrale che si compie quest’anno con il Plenilunio del 28 ottobre alle ore 22.24. La vicinanza dell’opposizione Sole-Luna ai nodi lunari produce un’eclissi di Luna che, adombrata dalla Terra, assume un’intensa sfumatura rossa, uno ‘spettacolo spaventoso’ leggo su un sito che associa questo Plenilunio alla notte di Halloween. La versione depauperata di più antiche ritualità, tanto cara a questa civiltà morente, diciamo che rende l’idea di questo incontro celeste.


Toccare il fondo porta con sé il richiamo alla terra taurina, perché questo archetipo ha bisogno di toccare, di sentire di fare un’esperienza totalizzante con il corpo, il fondo, di nuovo, ‘terra’, è la base, sono le nostre fondamenta, le nostre certezze, le sicurezze, i punti fermi, quelli che nessuno può osare toccare e, Toro, senza dubbio, è il trionfo del bisogno di questa pace e stabilità.


Tuttavia è nella perdita delle certezze, nella caduta verso profondità mai viste, là dove non filtra la luce, che si è obbligati ad usare risorse ‘altre’, lì ci porta lo Scorpione, ed è un viaggio tutt’altro che pacifico e stabile! Lo stiamo vedendo e sentendo con ogni fibra del nostro corpo, che in questi anni è diventato sì un tempio violabile, dimentico di essere ben altro che solo carne, ma anche baluardo e fortezza di anime che ancora nella forma di delicatissime crisalidi, stanno lentamente trasmutando…


Ci sono molta terra e molta acqua in questo tema, ma l’immagine è più quella di uno scontro epocale tra elementi, che quella di vicendevole nutrimento (la terra si sa, con l’acqua, genera). Ora l’eccesso di energia fissa (Sole, Mercurio e Marte in Scorpione - 5a casa opposti a Luna, Giove in Toro 11a casa) porta ad un corpo a corpo tra titani che non cedono e, rotti gli argini, gigantesche onde stanno riversando a valle i detriti dell’inconscio collettivo.

Toro, Scorpione, Luna Piena, Astrologia, Monza e Brianza

L’eclissi, nell’apice del ciclo iniziato lo scorso 14 ottobre, porta l’ombra sulla luna, fisicamente proiettata da questo nostro pianeta in tumulto. La Luna-emotività amplificata da Giove è trafitta dalla spada affilata del Sole in Scorpione, che con il colpo implacabile del torero (Mercurio congiunto a Marte sempre nel segno) istiga alla reazione furiosa il Toro morente.


Anche il luogo d’azione, dal nostro punto di vista, è quello dell’eccessiva casa 5a che alza ulteriormente l’intensità del dramma emotivo e il desiderio di portare tutto ad un’esasperazione tale e definitiva alla quale possa seguire finalmente solo il silenzio e il vuoto.


E quanto stiamo sentendo, l’oscurità, il dramma, la paura di questa crescente intensità? E quanto, a onor del vero, è anche sadicamente alimentata da mezzi di comunicazione impazziti che da anni ci vogliono confusi, insicuri ed instabili, ingaggiati nello scontro ossessivo con il nemico di turno?


Nel tema di Plenilunio Venere in Vergine cerca di riportare l’equilibrio, la razionalità e la giusta misura, a partire da quelle fondamenta, dal controllo della quotidianità, nel rimettere in ordine tutto e procrastinare così la fine… ma viene lo stesso dissuasa nella tendenza al dettaglio, alla conservazione, perché travolta dall’onda oceanica del caos (opposizione di Nettuno al Medio Cielo nei Pesci) perché c’è un’onda storica universale che sta portando a compimento la fine di un’epoca, anche a costo della follia, come perdita totale del controllo, ma anche come fuga da un mondo in cui la cui violenza è diventata insopportabile.

Ciò che vediamo accadere nel mondo non è diverso dallo scontro interiore che si produce nell’ego quando si dimena davanti alla sua Morte, sia essa quella di una speranza, di una certezza, di una credenza, di una relazione, di un lavoro, del mondo che conosce e che, pur con le sue contraddizioni, sembrava l’unico possibile alla sua sopravvivenza.


In questa catarsi taurina dove dal fondo ancora non si riesce a risalire, perché il fondo continua a scivolare più in basso, i due pianeti che sembrano indicarci una via sono entrambi maestri del Tempo.


Urano, che tutto vede contemporaneamente, dall’alto del suo essere Cielo è continuo cambiamento e richiede una mutevole AUTENTICITA’ in ogni istante.


Saturno, scoglio silenzioso e solitario nell’immenso oceano pescino, ci invita a trovare la sua stessa ESSENZIALITA’ il suo rigore, la struttura interiore, proprio dove struttura non c’è perché la corrente è impetuosa e la marea sale a minacciare il respiro…


Lo Scorpione chiede puntualmente al Toro di CAMBIARE come lui stesso fa avendo il coraggio di squarciare ed abbandonare la propria pelle quando questa è diventata troppo stretta e non può più contenere più la sua crescita.


Non è un processo né dolce né indolore, ma è l’unico possibile perché, dal fondo si possa risalire …


Buon Plenilunio

Laura


Ascolta l'articolo letto da me QUI


Crediti immagini, in ordine di apparizione

  • Taurus 15th-century Arabic collectaneous manuscript known as Kitab al-bulhan.

  • Fonte Pinterest

  • Fonte PInterest

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