top of page
lauragiudici0

Solstizio d'inverno e Novilunio in Capricorno | 23.12.22



Novilunio in Capricorno, luna nuova

Sole e Luna, le nostre guide, diurna e notturna, sono in astrologia anche il simbolo dei nostri genitori, il Sole, principio yang, attivo, maschile irradiante è assimilato alla figura del padre, la Luna, principio yin, ricettivo, femminile, riflettente è simbolica della nostra percezione della figura materna. Nel giorno del Solstizio d’inverno che quest’anno cade il 21 dicembre alle 22.47, il Sole tocca il suo limite più basso, regalandoci il giorno più corto dell’anno. Da quel momento il Sole, non vinto (Sol invictus) sembrerà fermarsi per qualche giorno nello stesso punto del cielo per poi cominciare la risalita.

Guardiamo gli astri e il fenomeno luminoso è un meraviglioso miracolo… siamo polvere in relazione a questa inimmaginabile vastità, ma siamo polvere di quelle stesse stelle, siamo manifestazione dello stesso inspiegabile mistero, sarebbe bene non dimenticarselo.

I quattro punti cardinali, il solstizio è uno di questi, danno il ritmo di tutto ciò che ha inizio e così, il 21 di dicembre scandisce l’inizio dell’inverno astronomico che apre con l’archetipo più resistente, coriaceo e per certi versi misterioso dello zodiaco: il CAPRICORNO. Nel tema di solstizio il Sole si sta affacciando al grado zero del segno, ricordandoci, per analogia, che questa energia zodiacale non solo conserva la vita a temperature bassissime. ma la porta con costanza, lavoro e sacrificio alle vette più alte, dalle quali domina, per poter accedere alle visioni universali di Acquario e Pesci.


capricorno il segno della responsabilità

Alle condizioni impervie, dure e sfidanti il Capricorno è abituato fin dalla più tenera età, il segno della RESPONSABILITA’ (Saturno è la sua nota di governo) ha accettato il compito più arduo e ne sostiene tutte le conseguenze: è il giovane figlio che, obbedendo alla richiesta della madre Gea, taglia il legame con il Padre Urano (evirandolo) e prende su di sé contemporaneamente il carico di un’azione violenta con tutta la sua eredità…

Sole e Luna nel tema natale indicano la qualità dell’energia materna e paterna di cui abbiamo in qualche maniera scelto di farci carico, per evolverla ! Così la regola di Saturno non prevede solo l’espiazione o il senso di colpa per aver osato sfidare l’autorità (la sfida ad uno o entrambi i genitori), ma è la ferita che viene ad insegnarci, con il tempo e con un duro lavoro, a diventare l’evoluzione e la guarigione di quella ferita stessa.


Certamente non è facile, né veloce … ma il Capricorno non è archetipo per cose facili.


Nel giorno sacro del Solstizio, quattro pianeti (Mercurio, Venere, Plutone e Sole) si trovano sul sentiero roccioso con la testa china e il piede in salita. L’energia che sfida la gravità della vita su questa Terra deve essere potente, ambiziosa e questo nuovo inizio sembra richiedere di attivarla ancora più intensamente…


Due giorni dopo il solstizio d’inverno la Luna mette il primo seme invernale nell’incontro con il Sole al grado 1.33 del Capricorno. I due ‘genitori celesti’ si uniscono nella congiunzione che ci indica la strada verso l’autonomia e ci chiede di CAMMINARE SULLE NOSTRE GAMBE. Il bisogno di stabilità, sicurezza, concretezza, rappresentato dalla Luna nel Capricorno, è anche il bisogno di distaccarsi dalle emozioni travolgenti per diventare più lucidi, forti, razionali, per focalizzare al meglio la situazione, per calarci nella realtà e capire che cosa possiamo fare nel concreto ora, con quello che c’è a disposizione. Nel tempo del Sagittario abbiamo sperimentato sprazzi di apertura, di visioni emozionanti, nuove e possibili, ma, contemporaneamente, anche rabbia (Marte opposto dai Gemelli) per difficoltà che si impongono ad ogni prospettiva di cambiamento, all’inizio di ogni impresa, di ogni viaggio di conquista. La difficoltà di riuscire a comunicare le nostre ragioni o di comprendere quelle dell’altro, la sensazione di sentirsi oppressi da questo scontro, dopo un culmine tensivo nel momento successivo al solstizio, andrà abbassando i volumi per giungere al proverbiale silenzio capricornino che privilegia il fare.


il capricorno, segno di montagna

Sul sentiero ripido di montagna, mentre si apre la via, l’attenzione e la concentrazione devono essere massime e persino la parola (che è aria utile alla respirazione) deve essere ridotta all’essenza. E’ interessante osservare che il tema di Solstizio si apre dall’ascendente Vergine (terra) mentre quello di Novilunio con l’opposto Pesci, dando visivamente un impatto quasi perfettamente speculare… in comune con la terrena Vergine il Capricorno ha la capacità di fare (Urano) mentre con i Pesci condivide la vocazione al sacrificio e all’autonomia solitaria. Nei due temi vengono attivate specularmente anche le case 4a-10a casa e 5a -11a che portano a considerare la necessità di concentrarci, di cercare sempre di più la nostra RAGIONE D’ESSERE al netto di tutte le possibili interferenze, pensiamo alle dipendenze emotive, dell’ambiente famigliare, lavorativo, sociale che ci portano ad aver continuamente bisogno di riconoscimento (5a casa), accudimento (4a casa) e approvazione, pena la crisi esistenziale e la perdita totale di fiducia in noi stessi, del nostro senso di identità.


Ma strada nel viaggio zodiacale passa dall’abbandono della casa di origine (4a casa - Cancro) per iniziare a fare la propria strada come individui (5a casa - Leone), è uno strappo iniziale da qualcosa di conosciuto che ci dà sicurezza, anche quando si tratta di sicurezze dolorose ed è un continuo rafforzamento del proprio centro solare quello che ci fa accedere all’autonomia del Capricorno, per riuscire a condividere e contribuire all’UMANITA’ acquariana. Un Novilunio che pone l’accento su tutto ciò che possiamo iniziare da capo, anche se l’espansione di Giove, appena entrato nel pioneristico e infuocato ariete, è inizialmente frenata dalla quadratura con il Sole. Forse dobbiamo fare i conti con la mancanza di fiducia (Giove è Dio di ‘terza generazione’ dopo Urano e Saturno) del figlio che deve anzitutto sbarazzarsi della rappresentazione ingombrante del ‘padre fondatore’ (di un clan famigliare, di un’azienda, di un impero… ) per ricominciare tutto da capo. Ma come fare a congedarsi pacificamente dalla casa di origine e soprattutto dalle dinamiche che ci hanno fatto sentire profondamente immeritevoli e inadeguati? Colgo e vi restituisco il prezioso suggerimento di Michele Giovagnoli: rivolgetevi ai vostri genitori, anche quando si fossero già fatti luce e dite loro

“mamma, papà siete i migliori genitori che io avessi mai potuto sperare di avere”.

Buon Solstizio e Buon Novilunio

Laura Giudici



145 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page